Perché ogni donna dovrebbe regalarsi un servizio fotografico di ritratto
- Frame Maker Editing
- 8 set 2023
- Tempo di lettura: 2 min
Aggiornamento: 23 ott
Scopri i motivi qui sotto

Come ti dicevo in un vecchio articolo (qui), mi capita spesso di parlare con le persone e mi rendo conto che la fotografia è ancora molto lontana dall’essere capita.
Tutti credono che sia solo “immagine”, ma in realtà è emozione e comunicazione.
Da quando ho scelto di dedicarmi soprattutto alle donne e ai bambini, ho deciso di farmi carico di questa responsabilità: raccontare l’emozione dietro ogni volto.
La fotografia come strumento di forza e consapevolezza
Circa un anno fa, ho capito quanto per me fosse importante sentirmi bella, forte e libera, nonostante la gravidanza, la maternità e la continua sfida di tenere in equilibrio famiglia e lavoro.
Ci sono giorni in cui mi sento schiacciata dal peso di dover essere sempre all’altezza.
Ma poi mi fermo, respiro e guardo a tutto quello che ho costruito finora.Il segreto? Guardare il bicchiere mezzo pieno, anche quando è faticoso.
Il mio studio: uno spazio per ritrovarti
Ad ottobre 2022 ho aperto il mio studio con un sogno chiaro in mente: creare un luogo in cui ogni donna potesse sentirsi bella, forte e al sicuro.
Uno spazio in cui la fotografia diventa un rito di rinascita.
Da quel momento, la mia missione è diventata questa:
“Non importa che io sia imperfetta, so essere forte e posso fare ciò che voglio nella mia vita.”
Le donne che fotografo — mamme, professioniste, amiche — portano tutte questa stessa luce.
E per me, quella luce è ciò che voglio consegnare alle mie clienti attraverso le immagini.

Perché fare un servizio fotografico di ritratto
Un servizio fotografico di ritratto non è un vezzo.
È un modo per ricordarti chi sei nei momenti in cui te ne dimentichi.
Durante ogni sessione, creo un’esperienza costruita su misura: prima di scattare, ascolto la tua storia, i tuoi gusti, le tue paure e il modo in cui vuoi vederti.
Solo così posso restituirti fotografie che parlano davvero di te.
Il caso di Agostina: l’arte di raccontarsi
Per Agostina, ho costruito un servizio ispirato alla cultura araba che ama.Tutto è partito da una musica che mi aveva colpito — Mosaïque di Ash — e da lì ho unito fotografia, make-up e tessuti del suo guardaroba.
Ho curato i colori, i fondali e la luce per renderla autentica e potente, esattamente come si percepisce lei.Il make-up è stato realizzato da Sara, che ha saputo amplificare la forza sensuale di questo racconto visivo.
Empatia prima della tecnica
Per me la fotografia è condivisione e contatto.
Prima di accendere la fotocamera, voglio capire chi sei, che paure hai, cosa ami di te e cosa no.
Non sono una psicologa, ma in questo mestiere serve una buona dose di empatia e sensibilità.
Perché sì, siamo bravissime a vederci imperfette, ma a volte serve qualcuno che ci ricordi che siamo uniche, forti e bellissime così come siamo.
Ogni ritratto è un modo per dirti:
“Guarda quanto sei potente, anche quando non te ne accorgi.”
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