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Come ti dicevo nello scorso articolo (qui), mi capita di chiacchierare con le mie mamme e mi rendo sempre più conto di quanto la fotografia sia lontana dall'essere capita.
La fotografia è EMOZIONE, quindi ho deciso di farne una mia responsabilità.
Le parole di Ilenia durante il servizio di maternità sono state "In questo momento mi sto sentendo una dea...", e sono sicura che ricorderà questa sensazione per sempre.
Ecco perché le mie mamme non acquistano delle semplici fotografie, ma vivono un'esperienza e delle sensazioni.
Non sono solo foto, VIVI DELLE SENSAZIONI.
Ogni singolo servizio (ovviamente non in una minisessione di 30 minuti) è studiato nei minimi dettagli, prima ancora che tu cominci a posare.
Nel servizio di Ilenia mi sono occupata di cucire anche gli abiti. L'ho conosciuta per capire i suoi gusti e i suoi valori e mi ha ricordato Flora della Primavera di Sandro Botticelli.
Non so se è stato il suo fare gentile, la dolcezza della sua voce o i suoi lineamenti. Probabilmente una combinazione di fattori. Fatto sta che per me lei incarna la femminilità e la maternità così come sono intesi dal maestro.
Così ho cercato un tessuto che potesse rappresentarla, dei colori a lei affini e ho disegnato dei bozzetti per cercare di rendere tutto più reale e concreto. Se mi segui già sui social, avrai sicuramente visto l'intero processo di creazione di questi abiti e della sessione.
Per me è fondamentale entrare in sintonia, ne va della qualità del servizio.
Piuttosto che incontrarti solo il giorno del servizio, preferisco non prendere assolutamente il lavoro. Ho bisogno di capire chi sei e se siamo sulla stessa lunghezza d'onda prima di accendere la fotocamera. Del resto, ti vedrò in intimo ed io non vorrei che "un'estranea" mi vedesse nuda senza sapere i miei dubbi e le mie paure. La fotografia è condivisione e contatto.
PER FARE FOTOGRAFIA DEVO ESSERE UN PO' PSICOLOGA
Che non me ne voglia chi lo fa per mestiere, non oserei mai sostituire un professionista che ha studiato tanto ed è preparato per affrontare determinate situazioni.
Ma in questo mestiere, il mio, serve EMPATIA altrimenti è meglio se stai a casa.
Con questo voglio dire che serve una certa sensibilità e una delicatezza che non tutti sanno avere. Non c'entra la tecnica fotografica, c'entra l'umanità.
Mi capita spesso di parlare di aborti, problemi di coppia, insicurezze come donna e come mamma e non posso che aver imparato ad ascoltare con rispetto e discrezione.
Vedo tanta tristezza ed impotenza negli occhi di queste mamme, che magari dovranno anche dar conto al compagno se decideranno di scattare delle foto e prendersi del tempo per sé.
Non voglio farne un dramma o non voglio fingermi una femminista accanita, non è questa la sede. Ma credo nella possibilità di chiunque, uomo, donna, giovane o anziano che sia, di regalarsi un bel ricordo.
Fotografare non è solo tecnica, è linguaggio e ARTE.
Prendi un Van Gogh o un Leonardo da Vinci. Nessun altro al posto loro avrebbe potuto fare quello che hanno fatto e non è solo una questione di capacità. Si tratta di mettere nella pennellata le loro sensazioni ed emozioni in quel determinato momento della loro vita.
E così è in fotografia: dietro ogni scatto, c'è la storia di chi ti racconta e c'è òa sua esperienza e la sua arte.
Ti lascio con le fotografie di Ilenia, con la sua delicatezza e dolcezza e con un pizzico della mia follia creativa.
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