3 elementi distintivi del mio servizio fotografico di maternità
- Frame Maker Editing
- 3 mag 2024
- Tempo di lettura: 3 min
Aggiornamento: 7 ore fa
...e con chi ho deciso di non lavorare
Oggi voglio parlarti di servizi fotografici di maternità e raccontarti un episodio che mi ha fatto riflettere molto.
Durante una consulenza, una coppia mi ha chiesto di modificare il mio modo di lavorare: volevano saltare la fase di progettazione, prenotare all’ultimo minuto e rinunciare alla consulenza pre-sessione. E lì mi sono promessa una cosa: non commetterò mai più quell’errore.

La fotografia, per me, è emozione e relazione. Se mancano fiducia e rispetto reciproco, non può esserci connessione autentica.
E senza connessione, non esiste fotografia che tenga.
Ogni servizio che realizzo è una vera esperienza: richiede tempo, cura, ascolto e attenzione a ogni dettaglio.
Le donne in attesa meritano delicatezza, empatia e uno spazio sicuro in cui sentirsi viste.
Ecco perché ci sono tre elementi che rendono unico il mio servizio fotografico di maternità (Aura) e che mi guidano ogni volta che scelgo con chi lavorare.
1. La consulenza personalizzata: la base di tutto

Le donne in gravidanza non hanno bisogno di “pose” o “set perfetti”.
Hanno bisogno di qualcuno che le ascolti.
La consulenza pre-sessione serve proprio a questo: capire chi sei, cosa stai vivendo e come vuoi sentirti durante il servizio.
Non è solo una parte tecnica, ma un momento di incontro e fiducia.
Attraverso la consulenza posso progettare un’esperienza che rispecchi la tua essenza, aiutandoti a vivere questo cambiamento con serenità e consapevolezza.
Per me, entrare in sintonia con te è fondamentale:la connessione è la chiave del racconto.
Del resto, e lo dico sempre, se io fossi al tuo posto, non vorrei che un’estranea mi vedesse nuda senza sapere chi sono o cosa sto provando. La fotografia è condivisione, non esposizione.
2. La dolcezza passa attraverso le coccole

Le future mamme hanno bisogno di sentirsi donne, non solo mamme. E fidati, lo dico da donna e da mamma.
Per questo ho creato un team che si prende cura di ogni dettaglio: una make-up artist e un’esperta di acconciature, professionisti che non servono a “trasformarti”, ma a farti rilassare e riscoprire te stessa.
Hai presente quando ti alzi spettinata, poi ti sistemi e ti guardi allo specchio?
Quel momento in cui ti senti subito diversa, più viva?
Ecco, il mio obiettivo è farti vivere quella sensazione davanti alla fotocamera: sentirti radiosa e sicura.
Non cerchiamo la perfezione.
Cerchiamo autenticità, con la giusta dose di cura e delicatezza.
3. La guida emotiva durante la sessione
Durante lo shooting, non ti lascio mai da sola. Ti accompagno passo dopo passo, ti aiuto a respirare, a muoverti, a trovarti bella nel modo più naturale possibile.
Fotografare per me è raccontare Anime Belle, donne che si lasciano guardare con verità, senza maschere.
Nicoletta, ad esempio, è riuscita a mostrare due lati di sé: quello elegante, quasi da diva, e quello più intimo e vulnerabile.
A fine sessione mi ha detto:
“Non mi sono mai sentita così rilassata in tutta la mia vita.”
Ecco il punto.
Quando si lavora con fiducia reciproca, la fotografia diventa un momento di libertà e accettazione.
Perché, a volte, dire “no” è un atto d’amore
Dire “no” a un cliente non è un rifiuto, ma un gesto di rispetto.
Significa preservare la qualità, la connessione e il valore del lavoro che faccio.
Preferisco dedicarmi a chi cerca un’esperienza autentica, non solo “qualche foto carina”.
La fotografia di maternità non è un servizio: è un rito, un ricordo, una verità da custodire.
A presto,
Denise
Commenti