Perché la fotografia di Personal Brand può essere terapeutica Privacy Policy Cookie Policy
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Perché la fotografia di Personal Brand può essere terapeutica

Ti racconto di Chiara


Come ti dicevo in un vecchio articolo, mi capita di chiacchierare con le persone e mi rendo sempre più conto di quanto la fotografia sia lontana dall'essere capita.


La fotografia è COMUNICAZIONE ed EMOZIONE.

Quando ho deciso di dedicarmi soprattutto alle donne e ai bambini ero già consapevole di questo, ma mi sono resa conto di quanto potere avesse (non solo su di me) quando ho conosciuto Chiara.

Servizio fotografico di Ritratto di due donne forti e belle

Nella mia ricerca del giusto modo di raccontare, giusto per me intendo, ho capito che i miei punti di forza come professionista e come donna sono Entusiasmo, Passione, tendenza al Perfezionismo, Curiosità e un bel po' di testardaggine e Determinazione.


Sembrerebbe la ricetta perfetta per diventare folli, e forse (FORSE dico) lo sono un po'.

In questa folle ricerca di come raccontare al meglio mi sono imbattuta in Chiara e mi sono appassionata al suo modo di lavorare.

Io la vedo quella fiamma nei suoi occhi, la stessa fiamma che vedo nei miei.


Le ho chiesto di fidarsi e di darmi modo di raccontare ciò che fa.

"Aspetta, perché potrei piangere. Sono troppo belle. Mi sto guardando come non mi sono mai vista. Sto ancora elaborando questa botta".

Chiara è una tipa tosta, ma è davvero una delle persone più dolci al mondo.

Dall'animo pacato e sensibile, ma mai toccare le sue palette e la cura che mette in ogni dettaglio! Ecco perché siamo entrate davvero tanto in sintonia: per l'amore verso ciò che abbiamo scelto di rendere la nostra professione.


Ed anche il suo servizio di Personal Brand è stato studiato nei minimi dettagli, prima ancora che cominciasse a posare. Parla di lei come persona e poi come Graphic Designer, del colore del suo animo, caldo e avvolgente come l'autunno, del suo amore per il vintage e per la cioccolata calda.


La sua autostima ne aveva bisogno, ne sono sicura.

La fotografia è stata terapeutica. Aveva bisogno di vedersi con altri occhi, non con i suoi. Aveva bisogno di notare la tanta bellezza e professionalità che vedono gli altri, perché in fondo essere ipercritici con sé non sempre ha esiti positivi.

E poi, ma quanto coinvolgente è il suo sorriso? Vedi anche tu e, ti prego, faglielo sapere su Instagram o su qualsiasi piattaforma tu voglia! La trovi come Chiara Ezechia.





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