Non sei indietro: sei nel mezzo del tuo cambiamento
- Frame Maker Editing
- 3 giorni fa
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Ci sono mamme in attesa che entrano nel mio studio con un sorriso educato, un po’ trattenuto. Guardano intorno, sistemano la maglia, aggiustano una ciocca. Poi arriva sempre quella frase che conosco fin troppo bene:
“Mi sento indietro.”
Indietro col corpo.
Indietro con le energie.
Indietro con le aspettative.
Indietro rispetto a tutte le altre mamme che, da fuori, sembrano cavarsela meglio.
E ogni volta vorrei dire la stessa cosa: non sei indietro quando stai cambiando. Sei nel mezzo della tua trasformazione.

1. Essere “nel mezzo” non è un errore
Il corpo cresce.
L’identità si espande.
La vita chiede spazio.
Essere nel mezzo non è confusione.
È processo.
E sì, lo so: il “mezzo” fa paura.
Non è definito, non è ordinato, non è instagrammabile.
Ma è reale, è vivo ed è tuo.
2. La fotografia non arriva per giudicarti
Molte donne pensano che la fotografia serva a mostrarsi.
Io credo che serva a ricordarsi.
Non arriva per chiederti ordine o perfezione.
Arriva per testimoniare chi sei mentre stai diventando qualcun altro.
Quando una mamma si siede davanti alla mia lente, non le chiedo di mettersi dritta, di sorridere o di “venire bene”.
Chiedo solo una cosa:
“Stai. Così come sei adesso.”
3. La fotografia che amo non abbellisce: svela
Non è un esame.
Non è una performance.
Non è un confronto.
È un ritorno.
Un rientrare a casa, lentamente, senza scuse e senza fretta.
Una fotografia fatta bene non ti chiede di essere la versione migliorata di te stessa.
Ti restituisce la tua verità: il corpo che abiti, il momento che vivi, la donna che stai diventando.

4. Non sei indietro: stai andando più in profondità
Lo ripeto spesso, in studio.
A volte a voce bassa.
A volte solo con lo sguardo.
Nessuno è indietro quando è nel pieno del proprio cambiamento.
Quando una donna si sente indietro, in realtà sta solo dimenticando una cosa semplice e difficilissima: stare nel mezzo è ancora stare.
È ancora vivere.
È ancora crescere.
Ed è qui che la fotografia può fare la differenza: mostrarti che non eri lenta, né in ritardo.
Stavi semplicemente andando più in profondità.
Verso te stessa.
Il tuo cambiamento ha un valore immenso.
E merita di essere ricordato.
Se senti il bisogno di fermarti, respirare e rivederti con occhi nuovi, la fotografia può essere quel ponte.
Un promemoria gentile:
non devi raggiungere nessuno. Devi solo ritrovarti.




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